L'origine di questo tipo di lavorazione sembra risalire addirittura al 2000 a.C, all'epoca degli antichi Egizi. Nonostante questa tecnica si sia evoluta nel tempo, mantiene ancora oggi caratteristiche artigianali molto spiccate.
Lo smalto è di origine vetrosa e la sua stesura viene affidata alle mani pazienti, ma soprattutto sapienti, di artigiani esperti. Esso viene poi cotto tra i 700 e gli 800 °C, levigato e ancora cotto fino ad ottenere una superficie quasi speculare. Il prodotto di questa lavorazione risulta quindi avere le stesse caratteristiche del vetro, fragile agli urti ma estremamente resistente agli agenti atmosferici, corrosioni e graffi.